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Sarah, Galoppa: Miché temeva l'aggressione di Sabrina
21/11/2010 - Dopo la decisione dell’avvocato Francesca Conte di rinunciare alla difesa di Sabrina Misseri, accennando a “speculazioni inconfessabili” quale causa della scelta di lasciare, è ancora un legale a lasciare trapelare elementi delicati sull’omicidio di Sarah Scazzi.
Prendendo la parola nella puntata di oggi nella trasmissione Domenica In, l’avvocato difensore di Michele Misseri, Daniele Galoppa, ha rivelato che le numerose versioni raccontate da zio Michele si spiegano con la paura dell’uomo di subire “un’aggressione da parte della figlia Sabrina“.
L’avvocato Galoppa ha spiegato che, in vista dell’incidente probatorio, Michele Misseri aveva parlato con la Polizia penitenziaria e si era detto preoccupato del fatto che Sabrina potesse aggredirlo in caso di nuove rivelazioni.
Anche per questo, ha spiegato Galoppa, nel corso dell’incidente probatorio Michele Misseri non smetteva di distogliere lo sguardo dagli occhi della figlia, per quanto la presenza di due agenti impedisse una completa visuale.
Per lo stesso motivo, poi, zio Miché avrebbe fatto di tutto pur di far credere agli inquirenti che, in fondo, l’episodio del delitto di Avetrana non è altro che la conseguenza di un incidente.
Nella stessa giornata di oggi, tra l’altro, su Michele Misseri sono trapelate altre indiscrezioni, alcune decisamente inusuali. Ospite a Domenica Cinque, il consulente della difesa di Michele, Giancarlo Umani Rocchi, si è spinto ad affermare che, nel caso in cui all’imputato si accordassero i domiciliari, la sua difesa potrebbe optare per il trasferimento di Michele Misseri in un convento, dato che il suo ritorno nella casa di famiglia non sarebbe possibile e il mestiere di contadino è la sua unica ragione di vita.Foto tratta da NotizieFresche.info
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