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James Blunt inedito: in Kosovo sventò una guerra
15/11/2010 - Il mondo lo conosce come una delle voci maschili più soavi e romanticamente piacevoli della scena musicale degli ultimi anni: You’re Beautiful, una delle sue canzoni più famose, è un brano che, tra testo e musica, riassume il suo particolare approccio all’arte del cantautore.
Ma dopo l’ultima rivelazione, arrivata nel corso di un’intervista alla Bbc Radio 5, del cantautore britannico James Blunt ricorderemo molto altro.
Ai microfoni della trasmissione, infatti, Blunt ha raccontato la sua vita prima dell’inizio della carriera musicale, svelando, con la sorpresa di tutti, di essere stato un ufficiale della cavalleria nel 1999 in Kosovo. In quel frangente, ha raccontato il cantante, “sventai la terza guerra mondiale“.
Blunt salvò il mondo, perché spinse la truppa di uomini dietro di lui a disobbedire agli ordini imposti dal generale Wesley Clark, quando questi ordinò ai soldati britannici di tendere un agguato a un battaglione di 200 soldati di Mosca. In base agli ordini di Clark, Blunt e gli altri avrebbero dovuto assaltare e prendere possesso di una pista di atterraggio, ma l’esercito nemico era già sul posto e mostrava tutte le intenzioni di aprire il fuoco contro chiunque avesse tentato di ostacolarlo.
Il generale Clark insisteva, intimava ai suoi uomini di sopraffare i russi, ordinando la “distruzione” delle file nemiche. A quel punto, però, Blunt realizzò la portata delle azioni che i suoi compagni stavano per compiere, capì che eseguire quando dettato dal suo generale avrebbe significato addossarsi la colpa di aver aggredito l’esercito di Mosca.
Fu allora che il cantautore inglese scelse la via dell’ammutinamento, accettando, nel nome di un senso di giudizio morale, di correre il rischio di finire condannato da una corte marziale.
Il generale britannico Mike Jackson, però, intervenne in suo favore: “I miei soldati non saranno responsabili della Terza Guerra Mondiale“, intimò. E la storia seguì il corso che oggi conosciamo.
Il generale Jackson è lo stesso testimone che oggi ha confermato la versione raccontata da James Blunt ai microfoni di Bbc Radio 5. Non c’è storia quindi: Blunt scrisse una piccola fetta della storia moderna. E, almeno in quel frangente, salvò il mondo.
Foto tratta da Wikipedia
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