Da Olbia il premier Berlusconi è tornato a sparare a zero sulle intercettazioni, prendendo spunto dalla recente pubblicazione dell'archivio Genchi, un'enorme banca dati che porta il nome del consulente dell'ex pm calabrese Luigi De Magistris. All'archivio avrebbero attinto diversi pm per assicurarsi il controllo dei tabulati telefonici di esponenti della politica e delle istituzioni. "Esploderà uno scandalo che sarà il più grande della storia della Repubblica. Un signore ha messo sotto controllo 350mila persone. Dobbiamo porre dei limiti certi per la sicurezza dei cittadini", ha affermato il Cavaliere con tono allarmistico. Ha poi affermato che crede nella possibilità di una revisione dell'accordo sulle intercettazioni nella maggioranza, in direzione favorevole a chi propugna una limitazione del segreto investigativo