Il ddl sulle intercettazioni proposto dal governo e all'esame della Camera preoccupa l'Anm per le difficoltà cui porterebbe nello svolgimento delle indagini. A dirsi preoccupato per la riforma è stato il segretario dell'Anm Cascini, che nel corso dell'audizione a Montecitorio ha affermato che a eccezione delle condanne superiori ai 10 anni, le intercettazioni non potranno essere usate "per tutta una serie di reati come la turbativa d'asta, l'estorsione ecc.". Secondo Cascini, abolire questo strumento sarebbe come "sostenere che la mafia sia solo narcotraffico e omicidio". Con questo ddl sarebbe perfino impossibile intercettare i mafiosi quando telefonano in carcere o nei colloqui con i familiari. Cascini ha concluso: "riducendo il numero dei reati, si riduce anche la capacità di indagare su mafia e terrorismo"