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Pdl, no di Casini: da soli al voto
di Corrado Cancemi
11/02/2008 - Berlusconi incalza Casini: l'Udc deve scegliere - Via alle alleanze, ai manifesti di partito, alle decisioni finali in vista delle elezioni. In casa Pdl, quelli che si stanno succedendo sono giorni che vedono il suo leader Berlusconi esercitare un intenso pressing sui centristi, indecisi se sottoscrivere o meno un ingresso nella coalizione An-Fi con Lega confederata. "la decisione spetta a loro", afferma il Cavaliere, che tenta la seduzione dei seguaci di Casini ricordando che la "gente è stanca dei giochetti politici". E adesso più che mai la campagna elettorale sembra all'insegna della capacità di sedurre, ora che all'orizzonte è apparso un rivale all'apparenza degno di Berlusconi, l'agguerrito Veltroni. A favore dell'ingresso dell'Udc nel Pdl è anche il portavoce del Cavaliere Paolo Bonaiuti, che ha definito la linea di Veltroni "una politica delle chiacchiere”.
17/02/2008 - Pdl, lo strappo dell'Udc: da soli alle elezioni -"Correrò con il nostro simbolo e le nostre bandiere. Ho deciso di candidarmi alla presidenza del Consiglio dei ministri." Così, il leader Udc Casini, aprendo ieri il comizio di Mestre, ha ufficializzato la decisione del suo partito di non unirsi al Pdl e di correre da solo alle elezioni. Una decisione di fatto divenuta inevitabile a seguito del no di Berlusconi all'ingresso dell'Udc nel Pdl senza che i centristi rinunciassero al proprio simbolo di partito. "Il Pdl, che è un movimento populista e demagogico, può comprare i marchi, ma non le idee. Dico a Berlusconi che non tutti in Italia sono in vendita". Fra i temi della campagna dell'Udc, la legge sull'aborto e la fecondazione assistita. Intanto il centrista Vito Bonsignore ha lasciato Casini per allearsi con il Pdl.
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